I particolari sinterizzati sono prodotti industriali realizzati in serie tramite un processo chiamato appunto di sinterizzazione. Tale processo si inserisce all’interno del campo della metallurgia delle polveri di metallo.
Come risulterà piuttosto prevedibile, si tratta di un processo molto complesso, che richiede un’attenzione scrupolosa in ogni fase della lavorazione. Per questo, è bene conoscere a fondo tutti i vari step del processo e soprattutto lasciar svolgere questo delicato lavoro a chi lo conosce in ogni suo dettaglio.
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Cosa sono i particolari sinterizzati
Andando un po’ più nel dettaglio, i particolari sinterizzati sono tutte quelle componenti meccaniche, come per esempio i filtri, le boccole e gli ingranaggi, che si trovano all’interno di vari macchinari.
Per essere realizzati, bisogna prima di tutto progettare e realizzare degli stampi affinché i pezzi abbiano le forme di cui si ha la necessità. Dopodiché, si mescolano insieme delle polveri di metallo con lubrificanti e leganti per dare loro le proprietà fisiche e meccaniche richieste.
La miscela così ottenuta viene poi pressata e successivamente inserita in speciali forni di sinterizzazione (da qui il nome dei particolari) che raggiungono temperature molto alte ma mai al di sopra dei punti fusioni dei metalli utilizzati.
A questo punto, i particolari sinterizzati sono quasi finiti. Devono solo essere ulteriormente lavorati da un lato per togliere eventuali imperfezioni e sbavature conseguenti alla lavorazione, dall’altro per conferire loro altre proprietà tecniche che possono essere utili per un determinato tipo di lavoro.
Le tipologie di particolari sinterizzati
Come accennato, esistono diversi tipi di particolari sinterizzati. Ognuno ha le sue forme e proprietà specifiche, decise in fase di progettazione in modo tale da ottenere alla fine del processo di lavoro il pezzo come desiderato dal cliente.
Per esempio, possiamo avere i filtri sinterizzati in acciaio inox, in acciaio inossidabile oppure in bronzo. Vengono progettati con un design che si adatta alle più diverse richieste e con forme particolari che permettono loro di essere applicati in diversi campi, come il settore chimico, petrolchimico, farmaceutico, aeronautica e altri ancora. Sono particolarmente resistenti alla trazione, alla corrosione e alle alte temperature, così da avere una vita molto più lunga.
Ci sono anche le boccole autolubrificanti. Sono così chiamate perché vengono immerse in oli lubrificanti, i quali vengono assorbiti dalle microcavità e microporosità delle boccole e mantenuti al loro interno tramite un processo ad hoc. Tale lavorazione consente a questi particolari sinterizzati di non aver bisogno di essere lubrificanti durante il loro utilizzo.
Infine, abbiamo gli ingranaggi sinterizzati. Realizzati in diverse forme e dimensioni, decise anche durante in fase di progettazione insieme allo specifico cliente, possono essere composti da metalli di ogni tipo e avere varie rifiniture. Gli ingranaggi ottenuti tramite sinterizzazione hanno il vantaggio di avere una buona riciclabilità e richiedono meno energia rispetto ai normali ingranaggi durante la fase di produzione, poiché non viene eseguita la fusione dei materiali.