Al giorno d’oggi cresce il numero di separazione e divorzio, sebbene crescano anche i matrimoni. Nel momento in cui una coppia sceglie di divorziare, capita spesso di andare a parlare di addebito delle spese del divorzio. Purtroppo, è un argomento abbastanza complesso su cui ancora moltissime persone hanno informazioni sbagliate ed errate. Vale quindi la pena fare un po’ il punto della situazione per andare a capire meglio come procedere con l’addebito delle spese del divorzio o della separazione.
Divorzio consensuale o giudiziale: le differenze
Prima di andare a capire come addebitare le spese del divorzio all’ex coniuge, è importante e fondamentale fare una distinzione preliminare. Infatti, occorre capire quali sono le differenze che intercorrono tra il divorzio consensuale e giudiziale. Nel primo caso, cioè la separazione consensuale, significa che le due parti trovano un accordo sui vari aspetti della separazione o del divorzio (in base ai casi). Naturalmente, questo non significa che si tratti di un processo breve e il dolore ma semplicemente che i due non vanno in tribunale ma attraverso i loro legali trovano un punto in comune a forza di proposte e controproposte. Si tratta di una soluzione che oggi riscuote grande successo perché rispetto al tribunale accorcia le tempistiche facendo risparmiare tempo e anche denaro di conseguenza.
Invece, si parla di divorzio giudiziale nel momento in cui i due coniugi non sono riusciti a trovare un accordo. I vari punti del divorzio e della separazione verranno quindi discussi in tribunale dal giudice. Sarà proprio lui a prendere la decisione finale in merito a tutti gli aspetti del divorzio. Infatti, il giudice si può pronunciare su tutti gli aspetti del divorzio, non solo su quelli più controversi che hanno creato lo stallo tra i due coniugi. Inoltre, è fondamentale sapere che la decisione del giudice è insindacabile perciò va accettata senza possibilità di modificare quanto stabilito in tribunale. La decisione del giudice è definitiva e, ovviamente, scontenterà qualcuno ma è l’unico modo per togliersi dall’impasse.
Occorre ricordare che il divorzio giudiziale al giorno d’oggi rappresenta un po’ l’ultima spiaggia poiché andare in tribunale significa allungare i tempi e, di conseguenza, anche i costi. Solitamente, presentarsi davanti al giudice costringe a prendere non solo un avvocato ma anche avvalersi di tanti altri esperti tra cui anche il servizio di investigatore privato a Roma che spesso si occupa di case di questo tipo affiancando i legali.
Come addebitare le spese del divorzio
È fondamentale capire quali sono le differenze tra divorzio consensuale e giudiziale poiché l’addebito delle spese è possibile solo e unicamente Nel secondo caso. Infatti, se si parla di divorzio consensuale cioè quando i due coniugi trovano l’accordo tra di loro, non è possibile addebitare tutte le spese a uno solo. L’addebito è possibile solo quando si discutono i vari punti della separazione davanti a un giudice.
Per procedere con l’addebito delle spese del divorzio, risulta fondamentale dimostrare la colpa. Vale a dire che in concomitanza con il discorso dell’addebito delle spese, si apre anche un altro capitolo cioè quello della colpa. In altre parole, le spese del divorzio spettano a quel coniuge che con il suo comportamento ha provocato la fine del matrimonio. A questo punto, bisogna chiarire immediatamente che non è così facile come potrebbe sembrare dimostrare di chi è la fine la colpa del divorzio. Solitamente, in questi casi entra in campo il servizio di investigatore privato a Roma che spesso ha il compito di provare l’infedeltà di uno dei due coniugi. Il partner infedele che è stato infedele può essere accusato di aver provocato la fine del matrimonio, motivo per cui si richiede l’addebito delle spese allo stesso.
Dall’altra parte, bisogna sapere che l’infedeltà coniugale non provoca automaticamente l’addebito delle spese. Infatti, l’avvocato della controparte può sostenere che l’infedeltà non sia la causa principale del divorzio poiché è solo la conseguenza di un rapporto già logoro da tempo. In sostanza, è possibile sostenere che le cause che hanno provocato la fine del matrimonio esistessero già prima del tradimento. Si tratta di una situazione piuttosto complessa che spesso porta a un lungo dibattimento in tribunale poiché non è mai facile stabilire le colpe all’interno di una relazione.