È arrivato il momento di analizzare nel dettaglio che cos’è il tartaro poiché spesso è alla base dei principali problemi dentali, evidenziando anche le cause e i trattamenti più consigliati per eliminarlo efficacemente.
Tartaro: che cos’è
Il tartaro è una formazione minerale che si osserva attorno ai denti di colore grigio e biancastro. Tuttavia, può assumere una colorazione più scura soprattutto nei soggetti fumatori. Esistono due tipologie differenti di tartaro: quello dentale si osserva Sulla superficie esterna del dente, ma esiste anche quello che si deposita nelle tasche parodontali.
Naturalmente all’interno della bocca albergano miliardi di germi ma purtroppo non tutti sono benevoli. Nel momento in cui non viene eseguita una corretta igiene orale, i germi all’interno della placca e del tartaro fino a creare delle tasche dove si depositano e proliferano incontrollate. La loro azione è particolarmente pericolosa e dannosa perché possono portare a dolore, infiammazione e sanguinamento fino a compromettere la stabilità del tessuto che sostiene il dente il quale può addirittura cadere.
Tartaro dentale: da che cosa è causato
Il tartaro è una formazione legata alla presenza di residui di cibo che si depositano all’interno della bocca e sullo smalto dentale. Una volta che questi residui, noti come placca dentale, non rimossi correttamente con l’igiene orale quotidiana, I germi e i batteri alimentano. La proliferazione batterica e la placca vanno a formare una patina di colore giallastro sul dente. Nel giro di sole 18 – 24 ore la placca sedimenta e diventa tartaro. In altri termini significa che basta non lavarsi i denti per un giorno per iniziare già ad avere problematiche importanti del cavo orale che compromettono la salute di denti e gengive.
Tartaro e placca: quali sono le differenze
Tante, anzi troppe volte si parla di tartaro e placca in maniera indistinta ma è sbagliato pensare che si tratti di parole e termini sinonimi. In pratica, c’è una differenza sostanziale tra placca e tartaro. La prima è di colore giallo e rappresenta una prima formazione legata ai residui di cibo lasciati sui denti. Inoltre, per fortuna è piuttosto morbida perciò facile da rimuovere con lo spazzolino e il dentifricio al fluoro.
Il tartaro invece è una formazione più vecchia che ha una colorazione diversa. Si tratta di placca calcificata perciò più dura e difficile da rimuovere se non andando da questo dentista Sesto San Giovanni per una detartrasi professionale. La placca, inoltre, è la principale causa delle carie dentali mentre il tartaro provoca altre patologie tra cui il sanguinamento dentale e la parodontite che può causare la perdita del dente.
Tartaro: come prevenirne la formazione
Basta davvero poco per evitare la formazione del tartaro poiché basta lavarsi i denti ogni volta dopo aver mangiato, motivo per cui vale la pena tenere nel cassetto della scrivania al lavoro un piccolo spazzolino da viaggio e del dentifricio al fluoro o specifico per i problemi dentali in corso, come la sensibilità.
Inoltre, occorre passare il filo interdentale una volta al giorno, preferibilmente verso sera prima di andare a dormire, per eliminare tutti i residui che si sono infilati tra un dente e l’altro, un posto per la sedimentazione della placca che si trasforma in tartaro. Infine, anche i risciacqui con il collutorio sono importanti perché permettono di arrivare dove lo spazzolino non può eliminando tutti i germi che sono stati alimentati durante il giorno dagli alimenti masticati e ingeriti.
Tartaro: come si rimuove
Come prima cosa, meglio ricordare l’importanza di una corretta igiene orale che va svolta subito dopo aver mangiato poiché la placca lasciata indisturbata, si trasforma in tartaro nel giro di poche ore. Oltre a una corretta igiene orale che include anche l’uso di filtri dentario e collutorio, risulta fondamentale sottoporsi a cure dentali specifiche da questo dentista di Sesto San Giovanni. Con cadenza regolare bisognerebbe sottoporsi a controlli dal dentista poiché purtroppo la formazione del tartaro è piuttosto inevitabile.
All’incirca ogni sei o 12 mesi occorre svolgere degli interventi specialistici del tutto indolore come la detartrasi e l’ablazione del tartaro. Il trattamento prevede l’utilizzo di ultrasuoni in grado di sgretolare tutte le formazioni presenti sui denti e favorire la salute nonché la lucidatura e lo splendore dello smalto dentale.