Sembra quasi incredibile a pensarci, ma c’è stato un tempo non tanto lontano in cui non c’era il web a fornire una risposta a qualsiasi dubbio passasse per la testa. Dal nome dell’attore del film trasmesso in tv ai ristoranti giapponesi nei paraggi, oggi Google e i suoi “colleghi” meno noti sono in grado di sfoderare un elenco pressoché infinito di siti capaci di dare soluzione a qualsiasi richiesta.
L’elenco – il cui nome tecnico è SERP, Search Engine Results Page – è davvero smisurato: in pochi secondi appaiono migliaia e migliaia di risultati… ma quando mai si arriva alla seconda pagina per trovare la soluzione di cui si è in cerca? È un caso rarissimo, per non parlare delle pagine a seguire, che potrebbero anche non esistere.
Basta questa breve descrizione per comprendere quanto è fondamentale, quando invece di un utente si è un imprenditore con un proprio sito, riuscire a comparire almeno nella prima pagina della SERP, meglio ancora nei primi posti. L’unico modo per ottenere questo obiettivo è lavorare sull’ottimizzazione siti web per i motori di ricerca, sulla SEO insomma. Serve un progetto vincente tagliata su misura, affidandosi a un consulente SEO esperto ed affidabile; sul sito www.simoneelle.it potrete valutare i servizi e i risultati ottenuti con una strategia ben impostata.
Vale però la pena conoscere le basi della SEO, così da riuscire a rapportarsi in modo più proficuo con il professionista e riuscire a monitorare gli effetti del proprio lavoro. Ecco quindi i 4 pilastri su cui si basa l’ottimizzazione siti web per i motori di ricerca.
1. L’ossatura tecnica
La SEO ha come oggetto primario il perfezionamento del sito web dell’attività, a partire dallo scheletro, ovvero l’ossatura tecnica. Nomi delle pagine, url e dominio devono essere coerenti con le parole chiave scelte, così da far capire ai motori di ricerca di cosa parla il sito e se può rispondere correttamente a una data ricerca degli utenti.
2. L’ottimizzazione interna
Il traffico in entrata e in gran parte generato dai contenuti del sito: pagine, articoli, descrizioni, schede tecniche dei prodotti e immagini sono tutti contenuti che devono contenere le keyword scelte. L’individuazione delle giuste parole chiave è l’elemento fondante dell’ottimizzazione siti web per i motori di ricerca, quindi è il primo compito da portare a termine con il SEO Specialist.
3. Armonizzare keyword e contenuti
Attenzione a non incappare in quella che si chiama keyword density, ovvero l’aumento della ripetizione di poche parole chiave nella speranza di essere individuati più facilmente. Questa strategia poteva funzionare qualche anno fa, ma ora l’algoritmo è cambiato e Google penalizza la ripetitività, soprattutto se va a discapito della qualità. Tutti i contenuti quindi devono essere in armonia, contenuto sì le keyword ma non in modo forzato né in quantità eccessiva.
4. L’ottimizzazione esterna
L’ultimo passo da compiere è mettere in piedi una buona strategia di link building. In sintesi significa fare in modo che siti autorevoli ospitino contenuti con link diretti al proprio sito; il traffico che arriva per questo percorso aumenta l’autorevolezza di un sito agli occhi dei motori di ricerca, che lo considerano affidabile e funzionale.