Il mercato del lavoro nel 2022 è stato caratterizzato da incoraggianti segnali di ripresa dopo il rallentamento avvenuto durante la pandemia da coronavirus. È quindi un momento ideale per cercare un impiego, oppure per fare i primi passi verso una professione diversa. L’attuale situazione di incertezza economica legata a inflazione alta e crisi energetica è per molti una ragione ulteriore per guardare a nuove opportunità lavorative. In questo panorama, è importante cercare di distinguersi dalla concorrenza mettendo in pratica strategie volte a massimizzare le possibilità di farsi assumere: scopriamo alcune delle più efficaci.
Apprendere nuove competenze rilevanti
Una delle azioni più efficaci da mettere in pratica per rendere il proprio curriculum più attraente è seguire un corso formativo per apprendere nuove competenze. Oltre a fornire conoscenze utili in un futuro impiego, continuare a imparare mostra a recruiter e aziende che assumono che il candidato è motivato e volenteroso. Acquisire nuove capacità è poi spesso indispensabile per chi desidera passare a una carriera in un settore diverso da quello in cui si lavora attualmente. In questo senso, uno dei settori da tenere in considerazione è quello digitale, che mostra per il futuro prossimo eccellenti prospettive di crescita. Si può partire con un corso di programmazione come quello di Aulab che insegna in pochi mesi come creare sito web ed essere così in grado di iniziare a lavorare come web developer presso un’azienda. Buone conoscenze in campo informatico daranno inoltre una spinta in più anche se ci si candida per una semplice posizione amministrativa, soprattutto se in una piccola azienda che ancora fatica a tenere il passo con la transizione digitale. Dopo aver appreso solide basi di coding attraverso un corso si può poi decidere di continuare il percorso e specializzarsi ulteriormente in modo autonomo. Ad esempio, si può studiare un diverso linguaggio di programmazione oppure ci si può concentrare su aree come la sicurezza informatica, l’analisi dei dati o la gestione di database.
Fare un’esperienza di lavoro all’estero
Molte aziende, in particolare se hanno contatti commerciali con altri paesi, apprezzano i candidati che hanno fatto esperienze più o meno lunghe all’estero. Questo tipo di percorso dimostra infatti intraprendenza, capacità di adattamento e una buona dose di abilità nel gestire lo stress di situazioni impreviste. È inoltre positivo per un candidato conoscere almeno una lingua straniera a un buon livello, in modo da poter comunicare efficacemente con fornitori o clienti al di fuori dell’Italia. Chi ha vissuto per diversi mesi in un’altra nazione ha spesso una maggiore comprensione di eventuali differenze culturali, e può rivelarsi una risorsa preziosa per le aziende che desiderano espandere il proprio raggio di azione oltreconfine.
Mettere in evidenza le proprie soft skill
Non si può più ormai parlare di ricerca del lavoro senza un accenno alle soft skill. Si tratta di tutte quelle competenze trasversali che non si apprendono attraverso un corso tecnico, ma dipendono piuttosto dall’attitudine e dalle esperienze precedenti di un individuo. Abbiamo già menzionato, ad esempio, che i recruiter cercano candidati con una forte motivazione, con spirito di intraprendenza, abilità di gestire situazioni di stress e flessibilità per adattarsi a contesti differenti. Altre importanti soft skill che le aziende cercano per il proprio personale sono la capacità di problem solving, l’inclinazione per il lavoro di gruppo e buone doti comunicative sia di persona che in contesti virtuali. Per farsi scegliere tra gli altri candidati per una posizione è quindi indispensabile non solo riconoscere i propri punti di forza, ma anche assicurarsi di citarli in modo chiaro ed efficace sul proprio curriculum. L’ideale è menzionare un paio di situazioni nelle quali una determinata soft skill è stata utile, così da fornire un quadro completo e convincente delle proprie capacità.