Una delle più grandi qualità della tecnologia Apple e dei computer Mac è sempre stata quella di offrire una protezione totale o quasi dai virus informatici. Putroppo, però, anche la tecnologia dei virus si evolve e, se rimane vero che i Mac sono tendenzialmente più resistenti agli attacchi, non lo è che ne siano del tutto immuni. Per questo, è opportuno effettuare periodicamente una scansione virus dei nostri device per porre rimedio qualora siamo stati attaccati da questi programmi crea-danni, oppure per accertarci che continuiamo a esserne in salvo.
TECNOLOGIA APPLE, UN’OASI FELICE AL RIPARO DAI VIRUS? QUASI!
La maggiore e comprovata resistenza dei Mac all’attacco dei virus è un dato di fatto. Ciò ha ovviamente delle ragioni: grazie alla tecnologia Unix e alla struttura di sicurezza sviluppata dagli ingegneri informatici dell’azienda di Convertino, infatti, i device Apple hanno la possibilità di offrire una maggiore impermeabilità ai malware (i cosiddetti software malevoli che, anche senza danneggiare gravemente la macchina, possono comunque esporci al furto di informazioni e dati sensibili come quelli bancari), ma basta un attimo di imprudenza (un clic fatto sovrappensiero su un link sospetto, magari presente nella home di un sito che stiamo visitando distrattamente) ed ecco che siamo noi stessi ad “aprire le porte” al virus.
Fortunatamente, però, tanto accorgersi dell'”entrata in circolo” del malware quanto risolvere la questione (ovviamente se non si tratta di virus particolarmente molesti) è piuttosto semplice.
COME CI SI ACCORGE DI ESSERE STATI COLPITI DA UN MALWARE?
Ci sono dei segnali piuttosto evidenti, che possono farci considerare la funesta ipotesi che il nostro Mac sia caduto vittima di un virus. Il primo e più evidente sintomo è che la macchina “impazzisce”: programmi e app si chiudono improvvisamente e senza preavviso, durante la navigazione in Rete vediamo caricarsi pagine su cui non siamo mai stati e si verifica un traffico di rete decisamente superiore alla media.
Un altro campanello d’allarme? Il brusco calo della performatività del Mac: tutto comincia a funzionare molto lentamente e caricare una pagina internet richiede letteralmente decine di secondi. Ciò è spia di un possibile malware, perché questi tendono spesso a consumare molta CPU: le ventole del Mac cominceranno a girare vorticosamente e molto più spesso, in maniera anomala rispetto a quando questo succede per processi interni di sistema come quello chiamato “kernel_task”.
Un segnale molto evidente è poi la comparsa di numerose pagine spam, magari sotto forma di fastidiosissimi pop-up. Talvolta, infine, ci accorgiamo che nella cartella Applicazioni del computer compaiono programmi che non siamo stati noi ad installare e che lavorano o come estensioni del browser oppure i background: in questo caso, è alta la probabilità che uno di questi sia un malware.
CHE FARE?
Ci sono alcune buone pratiche che possono aiutare la prevenzione dagli attacchi dei malware: svuotare spesso la cache con i cookies e i file temporanei, ad esempio, così come il cestino. In generale, liberarci di programmi e applicazioni poco usate. E ovviamente stare attenti a cliccare su link non proprio affidabilissimi.
Se tutto questo però non basta, la soluzione è facile e alla portata e basta adoperare uno dei tanti tool di scansione dei virus disponibili anche per Mac e perfettamente efficienti.