Dagli esperti l’Islanda è considerata il Paese più giovane d’Europa dal punto di vista geologico. Forse sarà anche per questo che le sue bellezze naturali sono indescrivibili e sono capaci di appassionare tutti i viaggiatori che decidono di fare un viaggio in questo Paese meraviglioso. L’Islanda presenta paesaggi particolari, acque termali e atmosfere uniche caratterizzate dal grigio e dal buio che spesso colorano le lunghe notti polari. Ma quanto tempo ci vuole per visitare tutta l’Islanda? Sicuramente, per godere di tutte le bellezze di questo Paese, c’è bisogno di molto tempo, a seconda di ciò che si vuole vivere con trepidazione.
Quanto tempo occorre per vedere l’Islanda?
Proprio come accade per molte altre destinazioni, stabilire con esattezza quanti giorni siano necessari per esplorare appieno l’Islanda può essere un compito arduo dato che il tempo necessario per visitarla può variare a seconda degli interessi e delle preferenze di viaggio. In genere, un soggiorno di almeno una settimana è consigliabile per avere l’opportunità di vedere le location più spettacolari e immergersi completamente nelle sue bellezze. Questo lasso di tempo, che più o meno coincide con i pacchetti offerti dai tour operator (un esempio è il viaggio organizzato in Islanda di Stograntour), offre infatti la possibilità di esplorare la capitale Reykjavik, ammirare le spettacolari cascate, andare alla ricerca delle magiche luci dell’aurora boreale e molto altro ancora.
Il periodo migliore per andare in Islanda
Per capire qual è il periodo migliore per andare in Islanda, bisogna conoscere le caratteristiche climatiche di questo ambiente. L’Islanda è caratterizzata da estati fresche e inverni miti, nonostante si trovi a latitudini elevate. Tutto questo è possibile grazie alla corrente del Golfo. Il problema più difficile da affrontare a livello meteo è che le condizioni del tempo possono cambiare rapidamente nel corso delle giornate.
Quindi possiamo dire che il periodo migliore per visitare l’Islanda sia in estate, da giugno ad agosto. In primavera inizia il periodo del disgelo e il bianco della neve lascia spazio al fiorire del verde della vegetazione. In inverno si può assistere alla lunga notte polare, un periodo che consente anche di vedere la famosa aurora boreale.
Cosa vedere a Reykjavik
Reykjavik è la capitale dell’Islanda ed è una città caratterizzata da un’atmosfera vivace anche d’inverno, soprattutto nei locali che animano la vita notturna, per i bar e per i ristoranti. Reykjavik è stata fondata dai vichinghi nell’874. Il nome letterale significa baia fumante. A Reykjavik si possono vedere, fra le attrazioni più famose, la galleria nazionale d’arte e la casa della cultura islandese. Inoltre, i turisti non possono mancare di visitare il centro della città e poi intraprendere dalla capitale dell’Islanda numerosi itinerari ed escursioni in tutta l’isola.
Le cascate e i parchi nazionali
Abbiamo già fatto cenno alle bellezze naturali e paesaggistiche dell’Islanda, che regala dei veri e propri capolavori naturali. Quest’isola è caratterizzata da anse e insenature, da cascate, montagne, fiumi, vulcani e colate di lava. Fra i parchi nazionali, da visitare è sicuramente il parco nazionale di Pingvellir, che si trova a poca distanza da Reykjavik. Nella valle di Haukadalur si trova uno dei più noti geyser, con spruzzi d’acqua e vapore.
Quando osservare l’aurora boreale
Molti sono attratti dall’Islanda, fra le caratteristiche naturali proprie dell’isola, dalle aurore boreali. Il periodo in cui queste possono essere osservate va da ottobre a marzo. Si tratta del periodo dell’anno in cui il cielo di notte è particolarmente scuro. Non è detto, però, che questi fenomeni non possano essere visibili anche prima, come, per esempio, in agosto, oppure dopo, come, per esempio, ad aprile. Fra i posti più belli in cui osservare l’aurora boreale in Islanda ricordiamo l’area geotermica di Landmannalaugar.